Mario Luzzatto Student House
È il primo campus italiano in cui vive la dimensione di università integrata con la ricerca e l’ospedale
Humanitas University apre le porte della Mario Luzzatto Student House, la nuova residenza universitaria. Si arricchisce così il modello educativo di Humanitas University fondato sull’integrazione tra didattica, ricerca e clinica, a cui si aggiunge l’accoglienza per gli studenti integrata da servizi di formazione e sostegno allo studio – tra cui corsi di lingua e attività ricreative. La nuova residenza, presentata oggi, sarà gestita da Camplus, primo provider di housing per studenti universitari in Italia, che oggi gestisce circa 8 mila posti letto in tutto il Paese.
Una proposta innovativa che valorizza il contesto internazionale di Humanitas University anche grazie a Camplus, partner con una solida esperienza nella gestione delle residenze universitarie sviluppata con i Camplus College, il network dei collegi di merito della Fondazione CEUR riconosciuti e accreditati dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
La Mario Luzzatto Student House, in via Rita Levi Montalcini 4 a Pieve Emanuele, è dedicata a Mario Luzzatto, manager di fama internazionale, artista e filantropo, e si trova nel nuovo Campus inaugurato nel 2017 dal Presidente Sergio Mattarella, in un’area di 20.000 metri quadrati collegata al centro di Milano.
240 i posti letto, in alloggi con camere singole o doppie, che saranno disponibili a ottobre con l’inizio dell’anno accademico. E poi laboratori, aule studio, palestra, sala relax, biblioteca, terrazza, giardino, caffetteria, lavanderia… tanti spazi comuni dove fare networking e condividere i momenti più emozionanti della vita da studenti. Tra i servizi aggiuntivi, incontri di orientamento e tutoring, iniziative culturali e ricreative. 17 milioni di euro l’investimento per terreno e struttura, costruita nel tempo record di un anno.
Nella gestione della residenza, Camplus metterà a disposizione degli studenti, oltre all’accomodation, anche servizi ad alto valore aggiunto come percorsi di formazione ed eventi di intrattenimento, in grado di accompagnare e supportare gli universitari durante il periodo di studio.
“Diventare un professionista delle Life Sciences oggi – spiega Giorgio Ferrari, Consigliere Delegato di Humanitas University – significa muoversi in un contesto internazionale. Con il Campus, la nostra università, che da subito ha esercitato una forte attrattiva verso gli studenti stranieri, può favorire l’integrazione tra i professionisti di domani con momenti di incontro e scambio tra giovani di culture diverse per costruire relazioni nuove e di ampio respiro”.
“Nella gestione di quest’importante struttura – commenta Maurizio Carvelli, Fondatore e CEO di Camplus – possiamo mettere a disposizione degli studenti la nostra filosofia di accoglienza e formazione, frutto di un’esperienza maturata negli ultimi trent’anni, capace di interpretare i bisogni attuali degli universitari. Nelle nostre residenze offriamo ai ragazzi servizi residenziali di alto livello e numerose opportunità formative integrative agli studi, come corsi di lingua, attività di internazionalizzazione e community, orientamento alla professione tramite incontri con dirigenti di azienda, professionisti e ricercatori di settore. Il tutto sotto la guida di una direzione che sostiene ciascuno studente nelle sue scelte mediante continue occasioni di confronto, per accompagnarlo in uno dei periodi più importanti della sua vita”.
Il test di medicina e l’internazionalità del modello Humanitas
Oggi 1500 studenti (+26% rispetto al 2017) si sono misurati con il test d’ingresso IMAT – International Medical Admissions Test – in lingua inglese per i 100 posti a disposizione nel corso di Laurea internazionale in Medicina e Chirurgia di Humanitas University. Sono stati già assegnati invece i 50 posti dedicati ai giovani extra europei, che hanno già sostenuto il test ad Aprile. Nel 2018 cresce la componente internazionale: 17% gli stranieri presenti al test (di cui il 5% provenienti dal Regno Unito, 4% dalla Germania, 2% dalla Svizzera), che potenzialmente si andranno ad aggiungere agli studenti extra europei a cui sono già stati assegnati 50 posti. La percentuale di studenti internazionali in Humanitas University al momento è di 44%, persone che provengono soprattutto da Gran Bretagna, Stati Uniti, India, Iran, Canada, Germania, Grecia e Taiwan. Il test IMAT si svolgerà contemporaneamente presso il Forum di Assago e in altre 16 città in tutto il mondo.
La prima notte da aspiranti medici
La sera prima del test, le porte del nuovo Campus si sono aperte per i giovani iscritti alla prova di ingresso. Un’occasione speciale di alloggiare in anteprima presso la nuova struttura del Campus e diventare “universitari per una notte”, tra ripasso e relax.
fonte affari italiani 7/9/2018